Al Costa Smeralda Giugni vince la regolarità a media, Ferrara la regolarità sport

Successo nella gara a media per la driver milanese su Renault Alpine A110 mentre nella sport la spuntano Alberto Ferrara e Alessandro Libero.

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Combattute ed incerte sino all’ultima prova, le due gare di regolarità abbinate al rally storico hanno completato al meglio l’intensa due giorni di gara che ha animato le strade della Gallura con le impegnative prove speciali e di precisione molto apprezzate da tutti i concorrenti, a conferma delle azzeccate scelte da parte dell’Automobile Club di Sassari che ha organizzato la manifestazione.
Valevole quale penultimo appuntamento del Campionato Italiano, la gara di regolarità a media ha visto prendere il via dodici equipaggi tra i quali, oltre ai volti noti della disciplina, ha destato grande ammirazione la rara e particolare Saab 96 del 1961 portata in gara dall’equipaggio della Repubblica Ceca formato da Michael Pavlik e Monica Di Lenardo.
Ben sessantaquattro i rilevamenti segreti disseminati nelle otto prove di precisione, con una prima tappa che ha delineato da subito il copione della gara con il testa a testa tra la Renault Alpine A110 di Alexia Giugni e la Fiat Ritmo 130 TC di Marco Gandino, con l’Audi 80 di Maurizio Vellano e la Porsche 911 di Maurizio Gandolfo ad insidiare le posizioni di testa. La prima tappa si conclude con l’equipaggio della Ritmo in livrea Totip al comando con 12 punti di scarto sulla coupé francese.
La sfida continua nella seconda tappa con una classifica ad una prova dalla fine che vede il terzetto Gandino, Giugni e Vellano nell’ordine e nello spazio di sole tre penalità; un’eccellente ultima prova da parte dell’equipaggio “rosa” ribalta la graduatoria e va a sancire il sorpasso sul filo di lana e la vittoria con 12 punti di scarto su Gandino e Merenda e 20 su Vellano e Molina che vanno a completare il podio assoluto.

Di grande intensità anche la gara della regolarità sport con diciannove equipaggi al via che hanno innescato fin dalla prima tappa una sfida appassionante. La prima giornata di gara ha visto la Fiat 500 Abarth di Carmelo Cappello in coppia con l’acclamato navigatore locale Francesco Cozzula, prendere il comando e chiudere in testa con 86 penalità, precedendo un trio racchiuso in un solo punto e formato dalla Fiat 124 Spider di Roberto Rossetto e Valter Libero secondo pari merito con Alberto Ferrara e Alessandro Libero su Opel Kadett GT/e e con la Lancia Delta di Massimo Becchia e Brisen Xhakoni, quarti, ad un solo punto.
Nella seconda tappa l’acclamato duo della piccola Fiat continua a mantenere la testa della corsa, ma Ferrara va all’attacco e si porta ad un solo punto dopo la sesta prova, prendendo il comando nella successiva, per sole due lunghezze. Sarà il secondo passaggio sulla “Calangianus” ad emettere il verdetto: entrambi gli equipaggi passano sul pressostato con un errore di un solo centesimo di secondo, che non varia la classifica e conferma la vittoria per l’equipaggio padovano del Club 91 Squadra Corse che si aggiudica anche la classifica delle scuderie. A completare il podio la Fiat 131 Racing di Arturo Barbotto e Roberta Giachino.